Giusy Schilirò inizia il suo percorso musicale alla tenera età di 5 anni. Vari sono gli stili che fa propri passando dalla musica leggera italiana, alla musica brasiliana, allo swing quella che le ha dato grandi soddisfazioni. È l’amore per la sua terra, le sue origini, la storia che la fanno appassionare e la portano a studiare il canto popolare. scopre una grande donna del canto popolare siciliano Rosa Balistreri, colei che ha combattuto, con la sua voce e la sua chitarra, per dare una dignità alla sua terra e che ha lottato affinché i canti popolari siciliani non andassero perduti. Giusy Schilirò si avvicina alla musica popolare ed è la sua voce così mediterranea, potente, la sua intensa interpretazione che incuriosiscono Pino Pesce che la vuole come interprete nello spettacolo “A meroria di una Voce” …uno spettacolo teatrale sulla vita di Rosa. Da quel momento si susseguono vari concerti, spettacoli dedicati alla sua terra e alla Balistreri. Si avvale di tre bravissimi musicisti, nascono così i SIKÈ. Riceve a Taormina il premio Rosa Balistreri dalla Fidapa di Taormina.
A Licata un riconoscimento per la musica popolare, altro premio ” VitArte” ricevuto a Catania. Giuseppe Cantavenere amico di Rosa Balistreri e autore della biografia della Balistreri dice di Lei ” Giusy Schilirò ha saputo interpretare in modo perfetto la Rosa che conoscevo, la quale le è simile persino nella voce. Le due voci si sono sovrapposte alle volte, senza mai notare la differenza. Due voci particolarissime, quelle della Schilirò e della Balistreri, in cui il calore cala in quelle tonalità basse e le urla di rabbia esplodono in quelle più alte. Soffocata e rauca le due voci diventano una, perché spiega Cantavenere, per saper cantare Rosa bisogna amarla con l’anima

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